Nel 763, Desiderio, re dei Longobardi, e sua moglie Ansa fecero traslare le reliquie di Santa Giulia, cartaginese martirizzata in Corsica, nel monastero di San Salvatore a Brescia. Essi intesero, anche in questo modo, rendere onore alla martire e allo stesso tempo dare lustro al monastero da loro appena istituito in quella che è oggi via Musei.
Nordafricana, dunque, eppure bresciana da quando il suo corpo venne traslato in città, la diffusione del culto di Giulia è legata soprattutto all’importanza grandissima goduta per vari secoli dal monastero bresciano, continuamente arricchito di privilegi e di possessi in ogni parte d’Italia. Con la soppressione del monastero nel 1798 e la traslazione delle reliquie di Santa Giulia, cessarono tutte le manifestazioni legate al suo culto.
L’apertura del Museo della Città è stata l’occasione – quindi – per ripristinare, dopo più di due secoli, una festa che rinnova, sabato 22 e domenica 23 maggio, il legame di Brescia al nome di Giulia: nelle piazze e nei vicoli medievali che si aprono tra Piazza Tebaldo Brusato e Via Musei avrà luogo la quarta edizione della Fiera di Santa Giulia che segnerà anche la conclusione della mostra “Dalla Pergamena al monitor” che dal 7 marzo ha restituito al pubblico molti dei tesori della Biblioteca Queriniana.
La manifestazione culturale cittadina, ormai forte dei successi delle precedenti edizioni, offre una piacevole occasione di incontro con le arti, le tradizioni e la cultura locali e un programma davvero intenso. Sarà possibile incontrare operatori rappresentanti le varie realtà museali lombarde, produttori dell’enogastronomia locale oltre che artigiani specializzati in produzioni tradizionali locali. Il filo conduttore che lega le varie presenze è una spiccata volontà di valorizzazione del territorio e della storia locale.
Non poteva quindi mancare , viste queste premesse, la neo nata fondazione Dominato Leonense che in pochi mesi conta al suo attivo già 624 soci ed un impegnato programma volto appunto a creare una coesa coscienza comune ed un forte senso di appartenenza ad un territorio fatto di ricchezze architettoniche e naturali, di storia e di tradizioni da riscoprire e valorizzare.
Ed è in questa ottica che va letto il programma di recupero, portato avanti dalla fondazione ,del sito archeologico di Villa Badia terminato nell’autunno 2003 per quanto attiene ai primi interventi preliminari e che continua invece nella sua fase di divulgazione e di restituzione, ad un pubblico sempre più folto ed interessato, dei risultati ottenuti sia nella fase di recupero archeologico che storico culturale.
A questo proposito il sito è stato aperto nel settembre-ottobre 2003 a circa 200 classi di ogni ordine e grado che hanno potuto sperimentare come la “grande storia” spesso sia meno lontana e fredda di quanto ci vogliono far credere i libri. Inoltre il 21 marzo 2004, nella XII giornata del Fai , gli scavi hanno quasi per magia ripreso vita grazie alla visita copiosa ed interessata di circa 700 persone che hanno trascorso la domenica sulle tracce del mondo rurale tra economia e cultura.
Ma il programma offerto non si è esaurito e la Fondazione Dominato leonense vi da appuntamento per il 10 e 11 luglio a Leno in occasione della seconda edizione della Fiera di San Bendetto in cui cultura e tradizioni locali si coniugheranno con filosofia e produzioni del biologico per dar vita, grazie all’intervento di Archenatura, ad una kermesse dove la parola d’ordine è “valorizzazione del territorio e delle nostre radici” siano esse nascoste nella lontana storia longobarda o nella più recente , ma non meglio ricordata, civiltà contadina.
In attesa della seconda edizione della Fiera di San Benedetto sarà possibile conoscere meglio i progetti ed i programmi della Fondazione Dominato Leonense il 23 maggio a Brescia tra le bancarelle che animeranno le vie in occasione della quarta edizione della Fiera di Santa Giulia che anche quest’anno propone un interessante e ricco programma.
di Claudia Compagnoni