Sono trascorsi 40 anni da quando fu approvata la legge 180, che segnò la fine dell’era degli ospedali psichiatrici in Italia e istituì i servizi di salute mentale pubblici.Il 13 maggio 1978 il Parlamento approvò definitivamente la legge 180/1978, conosciuta come legge Basaglia. La riforma, che porta il nome del suo ideatore e promotore, è stata a suo modo storica perché rappresentò la fine dell’era degli ospedali psichiatrici in Italia, ovvero la chiusura dei manicomi e ad una “umanizzazione” nei percorsi di cura.
Prima della 180 venivano internate nei manicomi le persone “affette per qualunque causa da alienazione mentale”. Dopo un periodo di osservazione, i pazienti potevano essere ricoverati definitivamente, perdevano i diritti civili ed erano iscritti nel casellario penale. I manicomi svolgevano, di fatto, un ruolo di controllo sociale dei soggetti deviati, dai malati di mente ai piccoli delinquenti, fino alle prostitute, ai sovversivi o agli omosessuali.
Sono trascorsi quarant’anni da allora, e ad oggi molte associazioni di volontari, compagnie teatrali e gruppi musicali si sono adoperate per portare al raggiungimento di emozioni che per anni sono rimaste sedate e lontane da chi non poteva approcciare la realtà socio-culturale.
In concomitanza con questo anniversario, grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni del territorio, ASST del Garda propone tre serate con l’obiettivo di creare una riflessione sul tema della salute mentale e del disagio psichico.
Sabato 13 ottobre alle ore 20.30 presso l’Auditorium “BBC di Ghedi” andrà in scena lo spettacolo “Io come voi- omaggio ad Alda Merini”, a cura dell’associazione”Il Chiaro del Bosco” di Salò, introdotto da una breve esibizione della Scuola Danza Step di Ghedi. La poetessa Alda Merini che in manicomio passò otto anni della sua esistenza, dedicò una poesia al medico rivoluzionario che, per primo, non considerò le persone affette da psicosi alla stregua di “pazzi” da tenere lontano dalla società.
Venerdì 19 ottobre alle ore 20.30 presso il teatro “Le Muse” di Pontevico andrà in scena il concerto del gruppo “Tra le righe” realizzato all’interno del laboratorio “Personal-mente” a cura della Cooperativa Il Gabbiano e dell’Associazione Punto A Capo. L’esperienza di un gruppo di persone che ha saputo trasformare un laboratorio riabilitativo musicale in una forma innovativa di comunicazione. La musicoterapia è un approccio terapeutico, ormai riconosciuto nell’efficacia, che utilizza la musica per “arrivare” al paziente e renderlo a sua volta in grado di esprimersi ed aprirsi fino a diventare parte attiva del proprio benessere. La potenza suggestiva della musica, dunque, diventa uno strumento di espressione per gli elementi che compongono il gruppo musicale stesso e opportunità di forte coinvolgimento emotivo per chi li ascolta.
La conclusione della rassegna sabato 17 novembre alle ore 20.30 presso il Teatro Civico “Memo Bertolozzi” di quando andrà in scena lo spettacolo “Tre sull’altalena”, rappresentazione di Luigi Lunari a cura dell’Associazione Culturale Chirone e Associazione Insieme per l’integrazione sociale e i diritti delle persone disabili. Tre donne si trovano nello stesso luogo per tre ragioni diverse. Tre donne in una stanza con solo tre porte, in attesa e sospese, bloccate in una stanza. Poi accade qualcosa di assurdo, di strano. Ognuna risponde secondo il suo stile, secondo l’armatura che indossa. Una protezione che diventa vincolo, gabbia che limita lo sguardo verso nuovi orizzonti. Ognuna conosce la sua porta e ignora altre strade possibili, fino a quando il loro sguardo non si alza e raggiunge mete impensabili.
Il 40° anniversario della “Legge 180” non è solo il giorno della “chiusura dei manicomi”, ma dell’apertura delle gabbie in cui ci siamo trincerati, cessando ogni ricerca di un senso, di un significato. Se così non fosse, il “manicomio” come stile di vita riemergerebbe in ogni dove, in ogni struttura sociale. Qual è la tua porta da spalancare? Cercala. Ti auguro di trovarla.
La rassegna “180/78” è promossa in collaborazione con la Cooperativa sociale “Il Gabbiano”, Il chiaro del Bosco onlus, la LILT Delegazione di Leno, la Croce Bianca del Dominato Leonense, Associazione Insieme, Associazione culturale Chirone, Macramè, Punto a Capo e Fondazione Dominato Leonense. Le serate sono patrocinate dai Comuni di Ghedi, Pontevico e Manerbio, con ingresso a offerta libera.
Durante le serate del 19 ottobre e 17 novembre verrà inoltre allestita la mostra fotografica “E giochi con le asce e alla fine splendi come loro” di Camilla Viadana.