Sabato 4 luglio, nel corso della XIII edizione della fiera di San Benedetto, avrà luogo, nei sotterranei di Villa Badia, la mostra a due volti “Dal lavoro al cibo”, un viaggio in cui la storia e l’interpretazione artistica si sposeranno fra foto d’archivio e pitture.
La fresca e caratteristica atmosfera dei sotterranei favorisce la riflessione su alcuni tratti che solo qualche decennio fa rappresentavano la quasi totalità del tessuto sociale ed economico nazionale. Dalle fotografie, tutte risalenti al secolo scorso, emergerà il racconto di un’epoca dai valori decisamente diversi, forse più povera e arretrata, ma certamente più genuina, sincera, quando concetti ormai obsoleti quali “famiglia” e “comunità” avevano significati ben migliori di quelli attuali, e il cibo non era un business, bensì un’occasione per stare insieme.
Lo scopo di quest’esposizione è spingere l’osservatore a meditare su come, in un tempo apparentemente così breve, l’alimentazione si sia trasformata in un’industria, evolvendo in maniera quasi repentina la produzione del cibo e la biologia stessa delle nostre tavole.
La pittura, d’altro canto, cercherà invece d’abbracciare l’essenza del nutrirsi, esplorandone anche gli accenti più vari: sarà un’occasione per riflettere sul ruolo che riveste l’uomo nell’attività di produzione degli alimenti (intensi in senso largo abbracciando anche tutta la filiera dell’enologia), ricordando la grande tradizione alimentare che appartiene al nostro Paese, alla base di una produzione sostenibile e un consumo consapevole. I quadri della mostra “Dal lavoro al cibo” sono i lavori dei partecipanti al concorso pittorico omonimo.
L’ingresso è libero.
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