La cultura rappresenta da sempre un linguaggio universale fra i popoli; ogni paese possiede una propria storia, un patrimonio culturale che racchiude in sé memoria, valori e identità.
Gli scambi culturali sono veicoli di conoscenza fra paesi lontani, di formazione e cooperazione reciproca.
In quest’ottica, l`Amministrazione di Ningbo, grande città situata nella provincia dello Zhejiang, ospiterà – dall’8 al 18 settembre – nove artisti italiani che parteciperanno alla manifestazione: “On One Belt and One Road – Italian Artists Painting Ningbo“.
Ningbo è un importante centro economico e culturale. E’ una delle città più antiche della Cina, con una storia che risale al 4.800 a.C.; famoso porto per il commercio con l’estero, era un punto di partenza sulla via della seta e della porcellana
Con la collaborazione di Assoartisti Italia, Cassa Padana e Dedalo Design, finalità dell’iniziativa è quella di raccontare la storia, la cultura, lo sviluppo economico e sociale di Ningbo attraverso gli occhi e la sensibilità degli artisti italiani che, durante la settimana di permanenza nella città, realizzeranno uno o più opere d’arte.
Mercoledì 16 settembre gli artisti – pittori, scultori e fotografi – presiederanno l’inaugurazione della mostra delle opere realizzate in loco, che saranno esposte stabilmente presso Casa Italia, uno spazio dedicato alle eccellenze italiane situato nel cuore della città antica.
In questo luogo, troverà sede anche la collezione del Maestro Zhu Renmin, artista, ecologista e architetto ambientale (l’unico artista cinese al quale l’Expo di Shangai ha dedicato una mostra personale), le cui opere sono già esposte anche nella città di Verona, a Palazzo Bernini.
L’intera manifestazione è sostenuta dal governo di Pechino, con l’obiettivo di avvicinare maggiormente la Cina ai paesi che anticamente si affacciavano sulla Via della Seta.
Gli artisti che parteciperanno a questa prima edizione sono stati segnalati da Assoartisti e da Cassa Padana, che ne ha indicato quattro.
Pierangelo Arbosti: pittore bresciano, propone un figurativo sui generis, tra il visionario e il realistico, che rilegge la realtà alla luce del mistero, del caos, della disumanizzazione sempre incombente, tra squarci di dolcezza e di speranza. Nella sua lunga esperienza artistica ha esposto in varie città italiane ed estere.
“E’ una grande occasione quella che Cassa Padana e Fondazione Dominato Leonense mi hanno concesso invitandomi a partecipare, perché potrò avere la possibilità di allacciare nuovi rapporti umani e magari individuare nuovi sbocchi professionali. Non so nemmeno cosa aspettarmi, perché la sorpresa non mi ha ancora dato il tempo di riflettere.”
Michela Vicini: pittrice cremonese, si dedica alla ricerca creativa e interpretativa della realtà, partendo dalla figura che poi viene trasfigurata attraverso l’interpretazione personale. “I miei dipinti sono sostenuti dalla visione realistica e dal taglio fotografico. Entrambe queste caratteristiche mi aiutano ad esprimere la visione della realtà con una chiara derivazione iperrealista”.
Un iperrealismo, quello dell’artista cremonese, che ferma e sottolinea ogni dettaglio, imprigionandolo in un fermo immagine.
“Cina per me significa un mondo nuovo tutto da scoprire” racconta Michela. ”Questa che Cassa Padana mi offre è senza dubbio un’interessante opportunità, da cogliere al volo, perché è solo vivendo e immergendosi nella realtà cinese che si riesce ad entrare nel cuore della millenaria cultura orientale. Dipingere quel che i miei occhi avranno la fortuna di vedere sarà come addentrarmi ancor di più nella tradizione cinese! Spero di riuscire a far vivere le mie emozioni nelle opere che realizzerò!”
Laura Zani: pittrice e illustratrice bresciana, considera la sua arte “consolatoria”. E’ l’invenzione di un mondo, e dei suoi abitanti, ideale, pulito, dove non esistono le regole che governano il “nostro” mondo. Il tipo di pittura è figurativa e rappresenta ciò che io ritengo bello e meritevole di essere salvaguardato, almeno nella fantasia.
Spiega l’artista: “Questo viaggio inaspettato in Cina per me rappresenta un salto in un mondo assolutamente sconosciuto. Non conosco l’estremo oriente e ne ho sentito parlare poco. Anche i cinesi stessi sono molto riservati e tendono a nascondere molte cose, più che a rivelarle. Quindi, più di tutto, mi incuriosisce la scoperta e la ricerca in senso lato. Quando parto per un viaggio non ho mai aspettative ma soltanto una vaga ideazione di ciò che potrebbe attendermi. Quel che è certo è che non si torna mai uguali a prima.”
Lisa Borgiani: fotografa di Verona che, dopo un passato dedicato alle fotografia paesaggistica e reportage, si dedica ora a progetti dedicati alle ricerche sulla luce applicata a varie forme. Si racconta così: “Sono un’artista eclettica, mi piace scoprire e sperimentare diverse forme d’espressione, fotografia, pittura, video e installazioni. Amo il surrealismo e la mia idea è quella di trasformare la realtà per proiettarla nel mio mondo, quello che mi consente di dare nuova forma e significato alle cose.”
Le sue opere sono esposte in Italia e all’estero. La sua città natale, Verona, è gemellata con Ningbo. Ad accomunare le due città è una grande storia d’amore: Ningbo è infatti famosa per la suggestiva leggenda di Liang e Zhu, i due amanti che, come Giulietta e Romeo, sono diventati simbolo dell’amore immortale. A Giulietta, la Borgiani ha dedicato il suo ultimo lavoro, una treccia installata al balcone shakespeariano.