È giunta alla settima edizione la singolare mostra d’arte contemporanea organizzata dalla Provincia di Brescia in collaborazione con la LABA – Libera Accademia delle Belle Arti.
Le esposizioni sono tradizionalmente allestite in spazi architettonici di particolare pregio, quali castelli, palazzi, chiese e siti di archeologia industriale, organizzate e concepite come un percorso itinerante, con lo scopo di far conoscere e valorizzare alcuni luoghi emblematici della storia bresciana. Una delle idee fondanti di quest’iniziativa sta nell’accostare a spazi architettonici di particolare valenza storico-artistica ad artisti contemporanei che in quel luogo non si limitano ad allestire una mostra, ma che devono andare oltre e cercare di creare un dialogo tra le loro opere e gli spazi architettonici.
Anche in questa occasione non si tratterà di un gruppo di artisti omogeneo, ma di un progetto che pone l’accento sulle diversità. Infatti non esiste un solo modo di esprimere, attraverso l’arte, il pensiero e la creatività, ma ogni ispirazione sa ricercare e trovare, autonomamente, la propria espressione artistica.
Protagonista in Villa Badia sarà Luigi Compagnoni; come ci racconta l’artista, la sua opera sarà “ispirata da Carpaccio e da Sant’Agostino nello Studio –Scuola degli Schiavini, e consisterà in un percorso di istallazioni. Il tutto, semplicemente, darà WitA, nella sua configurazione, “Al pAesAggio dellA MiA ricercA lungo una WitA” che esibirà se stesso indistinguibile dal reale (e per reale intendo rimandare a un prossimo futuro la parola Opera) questa Cosa inserita, esisterà come Cosa sospesa, scelta come RAMO tra dei LEGNI che si congiungono enigmaticamente a dei SEGNI in un PEGNO emiplegico, paralizzato a metà tra-fra dei SOGNI e la mia resistenza alla Veglia. RAMOscelta d’artista bifronte senza capo: AMOscelta, in somma di un altro che interroga, in una linguA biforme gli eventi invisibili il loro micare nell’arte, immaginando, al prossimo bivio, una terra di SPEME”.
Luigi Compagnoni è nato a Caiolo (SO) nel 1954. Diplomato in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano, è ora docente di Pittura alla Libera Accademia di Belle Arti di Brescia. Attualmente vive e lavora a Milano.
Gli artisti invitati a questa rassegna sono:
Carlo Zauli a cura di Renata Bianconi;
Palazzo Municipale di Manerbio
Michele Mazzanti a cura di Orio Vergani;
Giardino del Palazzo Municipale di Manerbio
Luigi Compagnoni a cura di Mauro Corradini
Leno: Villa Badia
Armida Gandini a cura di Alberto Zanchetta
Gambara: La Filanda
Roberto Dolzanelli a cura di Alberto Mattia Martini
Cigole: Palazzo Cigola Martinoni
Salvatore Falci a cura di Piero Cavellini
S. Gervasio Bresciano: Palazzo Ferrazzi
Michele Mazzanti (sponsor Nord Zink) A CURA DI Orio Vergani
S. Gervasio Bresciano: ingresso Parco dell’Usignolo
Alexander Brodzky a cura di Carla pellegrini
Verolanuova: Palazzo Municipale
INAUGURAZIONI:
Sabato 18 Settembre:
– ore 11 Manerbio, Palazzo Municipale
– ore 13 Verolanuova, Palazzo Municipale
– ore 16 San Gervasio, Palazzo Ferrazzi
Domenica 19 settembre:
– ore 11 Cigole, Palazzo Cigola Martinoni
– ore 13 Gambara, La Filanda
– ore 16 Leno, Villa Badia
Le mostre rimarranno aperte fino al 10 ottobre con i seguenti orari:
Sabato e domenica delle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00
Per informazioni:
epiantoni@provincia.brescia.it
placement@laba.edu;
amorandi@provincia.brescia.it
[cs_divider title=” “]
Un progetto di Albano Morandi in collaborazione con i comuni di
CIGOLE, GAMBARA, LENO, MANERBIO,
S. GERVASIO BRESCIANO, VEROLANUOVA
con la partecipazione e il contributo di
Fondazione Cigola Martinoni,
Fondazione Dominato Leonense,
Bcc Cassa Padana e Nord Zink