Segni del futuro. Il paesaggio agrario oggi

 

Gli scatti esposti sono il risultato della selezione delle fotografie arrivate a seguito della call bandita in occasione della V edizione della Summer School Emilio Sereni Storia del paesaggio agrario italiano. Il XXI Secolo. Trame passate, segni futuri (28 agosto – 1 settembre 2013).

Quasi 150 le immagini arrivate da tutta Italia per valorizzare la persistenza dei paesaggi rurali storici nel confronto di ieri con l’oggi e la visione del paesaggio agrario odierno in possibili scenari di domani. Il bando ammetteva anche l’elaborazione digitale indirizzata a realizzazioni fattibili o a interventi di riqualificazione.

La Giuria ha attribuito il primo premio a Cristina Tiurean con l’opera: Il ritmo delle vigne. Motivazione: in

“Il ritmo delle vigne”  Foto di Cristina Tiurean
“Il ritmo delle vigne”
Foto di Cristina Tiurean

un’immagine dal forte primo impatto artistico, l’autrice ha saputo condensare una pluralità di significati di rimando: l’uso del bianco e nero ne fa prima di tutto un’opera grafica; lo sguardo attento focalizza l’amaro dei pali di cemento tutori della vite in sostituzione dei generosi Olmi che sfilavano nelle nostre piantate ornandole; la vite potata e tirata lungo il dolce salire del pendio parla del duro e sapiente lavoro dell’uomo e dell’attesa della primavera quando foglie e virgulti la rivestiranno e le ridaranno vita; il sole accecante batte su questa terra brulla e sulla vite spoglia per fecondarle: ne sgorgherà un vino profumato, nettare degli dei; dolce terra, vino inebriante, ritmi lenti, agricoltura antica. Arte, natura, cultura, lavoro sapiente dell’uomo si fondono in questa immagine.

 

ll secondo premio a Roberta Lodi Rizzini con l’opera: Scarti di lavorazione. Motivazione: L’autrice,
avvicinando e opponendo forme geometriche simili o di rimando nella forma ma diverse nel contenuto, è riuscita a
trasmettere con eleganza il finire tragico in un ammasso melmoso, appiccicoso e maleodorante, di una grande quantità
di colture fatte crescere per produrre bioenergia. Il rimando va alle risorse sprecate (disuolo e di acqua) e alla massa di
concimi chimici impiegati. L’uomo è assente, la sua presenza sarebbe inutile, l’anonimato fa da padrone. Finto sembra
infatti l’alberello che emerge dal cono di residui.

Il terzo premio a Roberto Bigi con l’opera: Siccità. Motivazione: L’autore ha saputo cogliere con semplicità il
dramma che sta vivendo la nostra Terra in risposta alla crescente richiesta di cibo: una florida coltura intensiva minacciata dalla siccità. Il rimando va alle tecniche agricole tradizionali soppiantate da quelle industriali e alle campagne stravolte dalle colture commerciali intensive. Sullo sfondo, lontana, sfuocata, inutile, guardiano impotente, una vecchia casa colonica con le finestre chiuse.

Premio giovani a Biondi Matteo. Motivazione: Il giovane autore ha saputo in tre immagini costruire un “racconto” al cui centro sta il tema della vita che germoglia e prospera: dal virgulto di vite che solitario ma robusto si protende sul
mare ligure per assorbirne la brezza e l’umidità, ai giovani olivi toscani protetti a cerchio da un papà e da fratelli olivi più
grandi garanti della loro crescita, al giovane, fresco e verdeggiante granoturco padano, che produrrà pane all’uomo.
Sullo sfondo, grandi fabbricati, silos in attività e vegetazione lussureggiante. Un inno alla vita che procede.

 

Tutte le fotografie esposte si possono rivedere ai link:
ZIGATTI MARIO
http://www.flickr.com/photos/istitutoalcidecervi/sets/72157635800212773/page2/

 

VISITE GUIDATE:
venerdì 16 maggio: dalle 14.30 alle 15.30
martedì 20 maggio: dalle 10.00 alle 11.30
venerdì 23 maggio: dalle 14.30 alle 15.30
martedì 27 maggio: dalle 10.00 alle 11.30

 

Per informazioni:
Biblioteca Archivio Emilio Sereni – Istituto Alcide Cervi, via Fratelli cervi 9 – 42043
Gattatico Reggio Emilia – biblioteca-archivio@emiliosereni.it

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