Lunedì 4 maggio 2015: è questa la data nella quale ha preso avvio la campagna di scavo archeologico 2015 presso Villa Badia, nel sito del monastero di San Benedetto di Leno. E’ organizzata da Fondazione Dominato Leonense e Università di Verona – Dipartimento TESIS, con il supporto di Cassa Padana, la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia e il co-finanziamento della Regione Lombardia.
L’indagine rientra in un progetto triennale, iniziato lo scorso anno, di ricerche archeologiche e documentarie volte all’approfondimento della conoscenza della storia del millenario cenobio lenese.
Gli archeologici intendono indagare in maniera estensiva l’area circostante l’abbazia che, dai risultati degli scavi precedenti, conserva tracce di insediamenti abitativi e artigianali altomedievali. Nella campagna scavo 2014, infatti, furono rinvenute alcune strutture costruite con pali in legno ben lavorato, interpretabili come strutture di servizio ad uno o più corsi d’acqua incanalati e regolati dall’uomo per diversi secoli. I reperti rinvenuti sono databili tra l’VIII e l’XI secolo, ovvero il periodo che vide la costruzione delle prime due fasi del monastero di San Benedetto.
Lo scavo prevede ora l’apertura di una grande e unica area, che collegherà i due settori indagati lo scorso anno. Ciò permetterà di chiarire i dubbi legati ai resti finora rinvenuti e di avanzare verso la zona che i sondaggi, eseguiti nel 2013, segnalavano come l’area più densamente sfruttata dall’uomo. Grande attenzione sarà riservata allo studio delle ceramiche e in generale dei materiali antichi che saranno trovati in fase di scavo; saranno condotte analisi ambientali soprattutto legate ai reperti vegetali (legni, semi, pollini) e si lavorerà per ottenere una restituzione grafica e fotografica dell’area, con tentativi di ricostruzioni 3d. L’obiettivo finale è quello di portare alla luce l’intero insediamento e comprenderne la sua funzione e i rapporti con il vicino monastero.
Accanto alla finalità di ricerca, questa indagine si caratterizza per il fatto di essere uno scavo didattico. Vi partecipano infatti studenti e dottorandi in archeologia provenienti da diversi atenei italiani e stranieri, coordinati dall’Università di Verona – Dip. TESIS e dai professionisti operanti sullo scavo. Gli studenti potranno così apprendere sul campo le modalità di un’attività di scavo stratigrafico, effettuare rilievi manuali e digitali, la pulizia e la catalogazione dei reperti materiali e il campionamento dei reperti organici.
L’indagine si concluderà il 26 giugno prossimo e i risultati saranno presentati al pubblico domenica 5 Luglio, in occasione della Fiera di San Benedetto, manifestazione che si svolge all’interno di Villa Badia.
Durante questi due mesi, lo scavo sarà aperto alle visite guidate degli alunni delle scuole primarie e secondarie del territorio, che potranno così conoscere il lavoro dell’archeologo e ricevere delle anticipazioni sulle nuove scoperte.