Testimonianze e aneddoti piacevoli da leggere; curiosità che si erano perse nella memoria del tempo che contribuiscono a far apprezzare ancora di più il nostro territorio e quanto i nostri avi hanno fatto per costruire la società in cui oggi noi viviamo.
L’autore scrive nella premessa: “Il testo è, in un certo senso, osservatorio, memoria, comunicazione e proposta, per farci nascere il desiderio di non buttare il passato e per non illuderci di reinventare tutto il nuovo.”
Il libro è suddiviso in due parti: le tradizioni e le superstizioni. A fianco di ogni testo è inserita la traduzione in lingua italiana.