Oltre alla più tristemente famosa soffitta che ha ospitato la piccola Anna Frank, altri luoghi vicino a noi hanno offerto rifugio a persone in fuga, con le loro storie dolorose ed il loro grande desiderio di vita. È il caso della soffitta di via Mazzini 17 a Chiari dove per 14 mesi, trovarono rifugio, ed ebbero salva la vita, due ebrei milanesi: Luciano Pavia e sua madre Irma Levi Pavia grazie alla famiglia Cenini, coraggiosa e sfuggente che fino ad oggi parla di quei gesti come di cose che «andavano fatte».
La storia di Pietro Cenini, noto antifascista che dopo l’8 settembre del 1943 aiutò numerosi ebrei e soldati cechi ex prigionieri di guerra a raggiungere la Svizzera passando dalla Val Cavallina, è stata resa nota grazie alla figlia Andreina. Racconta che nel 1943 una cugina di Castelcovati, Maddalena Ninì Secchi chiese rifugio per Luciano Pavia, un collega di lavoro e dell’anziana madre, Irma Levi Pavia. I due ebrei erano scappati a un primo rastrellamento nel Milanese proprio con l’aiuto di Ninì Secchi.
Andreina Cenini non ha dubbi circa i valori che spinsero a questo eroico salvataggio: il rispetto della persona, il diritto di ciascuno di esistere e di vivere liberamente la propria vita. Non badarono al rischio che correvano: importante era aiutare chi era in pericolo, mettendo in pratica il comandamento cristiano “ama il prossimo tuo come te stesso”.
Per ascoltare dal vivo questa incredibile vicenda, in occasione della settimana della “Giornata della Memoria 2019”, Fondazione Dominato Leonense e Lubes Leno vi invitano mercoledì 23 gennaio 2019 alle ore 15.00 presso il Forum Cassa Padana all’incontro “Eroi silenziosi della Seconda Guerra Mondiale”.
Ad introdurre la testimonianza di Andreina Cenini sarà il giornalista Massimo Tedeschi. L’ingresso all’incontro è libero e gratuito.
Per informazioni
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