Un nuovo tassello della gloriosa storia di Leno

 

E’ stato presentato mercoledì 14 febbraio presso il Comune di Leno “Il codice perduto”, volume curato dal prof. Ennio Ferraglio, Responsabile del Servizio Biblioteche del Comune di Brescia e Direttore della Biblioteca Queriniana di Brescia e promosso dal Comune di Leno in collaborazione con Fondazione Dominato Leonense e Cassa Padana.

codice perduto (2)

Il volume, che rientra nel progetto di digitalizzazione e divulgazione della sezione più antica d’archivio del comune di Leno, indaga sulla storia di un frammento di codice liturgico, giunto sino noi da un viaggio iniziato nel XII secolo.

Si tratta di un frammento davvero fortunato: la pergamena, materiale di cui è composto, garantiva a questo bifolio robustezza e capacità di resistere al passare del tempo: per questo motivo venne riutilizzato come cartelletta, ragione per la quale oggi possiamo ancora averlo tra noi” ha commentato il prof. Giampietro Belotti, storico e membro dell’Ateneo di Brescia che ha aperto i lavori. “Questo prezioso documento originariamente non poteva essere di proprietà della parrocchia di Leno, dunque è possibile collocarlo nella storia del monastero benedettino di Leno. Escludo anche che il passaggio monastero-comunità civile sia avvenuto direttamente. Probabilmente il documento, dismesso dalla sua funzione di sacramentario verso la fine del ‘500, è passato di mano da qualche fattore che lavorava sia per il monastero che per la parrocchia, ed è poi finito come cartelletta per documenti presso il Comune.” Il dott. Belotti ha ricordato anche quanto la comunità di Leno debba tantissimo all’abbazia “Ad Leones”.

L’intervento del prof. Ennio Ferraglio, che ha eseguito il lavoro di studio del frammento, ha puntualizzato il valore qualitativo e stilistico della miniature e di come fosse pratica comune smantellare testi per poterne riutilizzare la preziosa pergamena, durevole nel tempo.

E’ stato un lavoro di investigazione ed analisi ai particolari, che ha consentito a questo documento di parlare. Si tratta di una pergamena che proveniva certamente da un libro bello, di qualità, con miniature molto raffinate e fatte con competenza, cura e passione. Vi sono preziose miniature policrome corredate da iniziali calligrafiche su linee in rosso profilato d’azzurro. Inoltre il frammento rimanda al grande lavoro che veniva svolto all’interno dello scriptorium del monastero benedettino di Leno: purtroppo non rimane molto di tutto quel lavoro certosino, ma la realizzazione della pergamena in oggetto può essere collocata all’interno del monastero”.

Il prof. Ferraglio ha poi sottolineato come è stato importante, nello studio che ha condotto, capire il contesto in cui si inserisce il documento: esso infatti è in grado di raccontare un pezzo della storia di questa comunità: “Questo è il suo valore aggiunto” ha concluso l’autore.

Il libro è ora disponibile presso Fondazione Dominato Leonense a 5 euro.

 

Per informazioni:
tel.: 331-6415475 | info@fondazionedominatoleonense.it 

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