Un ricco programma quello della Fiera di San Benedetto, che si pone come principale obiettivo stimolare la produzione biologica e di qualità, presentando esempi concreti di produzione e lavoro nel settore del biologico.
La Fiera di San Benedetto, che si terrà a Leno (Brescia) il 10 e 11 luglio 2004, rappresenta un momento di sintesi fra economia e cultura di un territorio, testimoniata dalla presenza di oltre cento stand di produttori biologici e di associazioni culturali della zona delle 5 province (Brescia, Cremona, Mantova, Parma e Reggio) dove maggiore è stata l´influenza dell´Abbazia di Leno, il cui sito archeologico sarà aperto per l´occasione.
La Fiera è legata alla ripresa dello spirito benedettino: furono infatti i Benedettini a bonificare la pianura bresciana e ad ¨inventare¨ quelli che oggi sono i prodotti tipici, come il grana o il salame, nel territorio del ¨Dominato Leonense¨.
Un´occasione di festa – molte sono infatti le manifestazioni previste, dalla degustazione di prodotti dell´agricoltura biologica e di qualità ai giochi a tema – ma anche di discussione e confronto.
La Fiera di San Benedetto – che ha tra gli sponsor Cassa Padana – sarà preceduta, venerdì 9 luglio alle ore 20,45, dal convegno ¨Bio conviene!¨ che affronterà i temi dell´agroalimentare biologico.
Nella giornata di domenica arriverà a Leno Valerio Gardoni, che ha ripercorso a piedi il viaggio che il monaco benedettino Richerio percorse nell´XI secolo da Niederalteich (Germania) a Leno: 900 chilometri che attraversano la Germania, l´Austria, l´Alto Adige fino a Leno, una ventina di chilometri a sud di Brescia.
Il viaggio di Richerio, mille anni dopo, dalla Germania all´Italia, vuole rappresentare un ritorno alle origini dello spirito benedettino, fatto di un legame stretto con la natura, il territorio, l´ambiente e di rapporti umani profondi ed è parte integrante del progetto del ¨Dominato Leonense¨.
Nel progetto ¨Dominato Leonense¨ – animato da Cassa Padana, la Banca di Credito Cooperativo operante in questo territorio – vengono ad intrecciarsi due filoni:
– la rivalutazione dell´identità di un´area, che ha l´obiettivo di favorire la messa in rete dal punto di vista storico, culturale, turistico delle realtà esistenti nella vasta zona della pianura bresciana, cremonese, parmense, mantovana e reggiana, oggetto per un lungo periodo della benefica influenza dell´abbazia di Leno;
– il filone economico-produttivo, legato all´incentivazione di un´agricoltura di qualità, in zone dove il modello di produzione quantitativa comincia a manifestare i primi segnali di crisi, e alla riscoperta di un diverso rapporto con la natura e il territorio.